Cosa prevede la normativa vigente per quanto riguarda la costruzione di una canna fumaria.
Non tutti sanno come deve essere una canna fumaria per essere a norma. In questo articolo ti sveleremo tutto ciò che devi sapere in materia analizzando tutti i punti salienti della normativa vigente.
Come è fatta la canna fumaria e come deve essere per essere a norma
Quando si decide di acquistare un prodotto a biomassa, a legna o pellet, nuovo o in sostituzione al vecchio, bisogna sempre fare i conti con le operazioni per l’installazione che prevedono anche il collegamento alla canna fumaria.
La normativa vigente in materia è un argomento che genera tante domande, per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere le quattro che ci vengono poste più frequentemente, alle quali cercheremo di rispondere con l’intento di essere utili e fare chiarezza.
La canna fumaria, o sistema di evacuazione dei fumi, è il sistema per l’espulsione all’esterno dell’abitazione dei fumi generati dalla combustione. La canna fumaria compone di tre elementi:
- Canale da fumo: condotto che collega la stufa o il caminetto alla canna fumaria per l’evacuazione dei prodotti di combustione.
- Canna fumaria.
- Comignolo: parte finale della canna, diretta verso il cielo.
Gli aspetti tecnici da tenere in considerazione sono diversi e dipendono molto anche dal contesto abitativo (es. casa indipendente o condominio), perciò è fondamentale rivolgersi sempre a un tecnico che saprà indicare le normative da rispettare e operazioni da attuare per rendere conforme l’impianto.
Per installare una canna fumaria in condominio è necessario innanzitutto consultare il regolamento condominiale e verificare che lo stesso non vieti l’installazione della canna. Se non vietata dal regolamento di condominio, la canna può essere costruita in ogni condomino, anche a meno di tre metri dalle costruzioni vicine; la condizione è che la costruzione della canna non pregiudichi il decoro architettonico della facciata e non crei delle immissioni intollerabili di fumo e di calore.
L’altezza e la distanza
Il dice il d.p.r. n. 412/1993 e più nello specifico il comma 9 dell’art. 5, che recita:
“Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, fatto salvo quanto previsto dal periodo seguente”.
Quindi la prima indicazione di massima ritraibile dalla norma è che la canna debba sempre essere portata sopra il tetto.
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